FLASH NEWS: Il governo ha imposto ulteriori restrizioni agli interventi legati a cessione del credito e sconto in fattura
Nella giornata di martedì 26 marzo 2024 il consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge, imminente e inaspettato, finalizzato ad interrompere il meccanismo della cessione dei crediti d’imposta.
In sostanza questa nuova stretta, va ad eliminare le possibilità di effettuare sconto in fattura o cessione del credito a tutte quelle tipologie per cui erano ancora previsti questi sistemi d’incentivazione.
Questo nuovo provvedimento pubblicato d’urgenza ha lo scopo di salvaguardare i conti e le finanze pubbliche dopo i pesanti colpi subiti negli ultimi anni causati da attività inerenti ai bonus edilizi.
Dunque, cosa prevede questo nuovo decreto legge?
Innanzitutto, il nuovo decreto legge va a stoppare tutte le cessioni del credito successive alla prima in quanto, secondo il ministro dell’Economia Giorgetti, sono state registrate frodi relative appunto alle cessioni dei crediti.
Il decreto va a bloccare tutte quelle tipologie di incentivi per cui era ancora prevista la possibilità di usufruire di sconto in fattura e cessione del credito, tra cui anche la possibilità di usufruire del 110% per le aree terremotate, Onlus e le Residenze assistenziali e sanitarie.
Inoltre, con questa nuova pubblicazione viene reso definitivo il termine ultimo del 4 aprile per l’invio delle comunicazioni eliminando il meccanismo della “remissione in bonis” che prevedeva, tramite il pagamento di una sanzione da 250 euro, la possibilità di inviare la comunicazione per l’accesso ai benefici fiscali fino al 15 ottobre 2024.
Tutte queste novità ed ulteriori restrizioni legate agli interventi di cessione del credito e sconto in fattura sono dei provvedimenti necessari, secondo il ministro Giorgetti, per contrastare l’elevato deficit avuto nel 2023, dove i bonus edilizi hanno gravato pesantemente sulla situazione finanziaria, e per poter raggiungere gli obbiettivi di risanamento previsti dal Def (documento di economia e finanza) previsto nel mese di aprile.
Nelle ultime ore, sono state poi confermate alcune specifiche situazioni che saranno escluse dall’applicazione del decreto, in particolare parliamo di tutti quegli interventi per cui:
• sia stata presentata una Cilas per i lavori non condominiali di superbonus;
• sia stata presentata una Cilas e approvata una delibera per i lavori condominiali di superbonus;
• sia stato richiesto un titolo abilitativo in caso di demolizioni con ricostruzione;
• sia stato richiesto un titolo abilitativo per i lavori diversi da quelli agevolati con il superbonus.
Per tutte queste casistiche la richiesta o presentazione del titolo abilitativo deve essere stata effettuata prima dell’entrata in vigore del decreto.
Tra le eccezioni rientrano anche tutti gli interventi già iniziati e per cui sia stato firmato un accordo vincolante tra le parti, ad esclusione degli interventi superbonus.
Chiaramente, anche questo Decreto Legge dovrà passare in parlamento per la definitiva conversione in legge, con la possibilità che vengano effettuate delle modifiche. Modifiche che però sembrano molto distanti vista la decisione con cui il Governo ha mantenuto la rotta durante gli iter di conversione di altri DL che hanno limitato i sistemi di incentivazione. Installatore Plus comunque terrà monitorati questi passaggi per individuare eventuali novità.